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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Hapag Lloyd, un 2016 con 93 milioni di passivo

Ricavi sui noli in calo di un miliardo di dollari. Bene il trasportato. Il primo aprile si parte con THE Alliance


I bassi ricavi sui noli pesano sui conti di Hapag Lloyd. L'anno scorso la compagnia marittima tedesca ha chiuso con un passivo di 93,1 milioni di euro. «Abbiamo avuto un contesto di mercato molto difficile nella prima metà dell'anno ma siamo riusciti a migliorare significativamente ricavi e risultati nella seconda metà, anche se alla fine non è stato abbastanza», commenta Rolf Habben Jansen, amministratore delegato di Hapag. L'armatore tedesco confida di rilanciare le attività in due mosse: l'avvio della  "pentalleanza" THE Alliance (Hapag-Lloyd, Yang Ming, K-Line, Mol, Nyk) con quattro porti italiani tra le toccate dei 31 servizi, e la fusione con la compagnia araba Uasc, di recente rinviata di due mesi

Il 2016 si è chiuso con un ebitda di 607,4 milioni (831 milioni nel 2015) e un risultato operativo (ebit) di 126,4 milioni (266,4 milioni nel 2015). L'anno scorso l'utile netto è stato di 113,9 milioni. Le riserve di liquidità sono di circa 760 milioni di euro, incluse le linee di credito non utilizzate.

Bassi ricavi sui noli
Nel 2016 le navi di Hapag-Lloyd hanno trasportato 7,6 milioni di teu, in crescita del 2,7 per cento, ma il nolo medio è stato di 1,036 dollari per teu, inferiore del 15,4 per cento sul 2015 (1,225 dollari/teu). Ciò ha determinato ricavi in calo di circa un miliardo di euro (da 8,8 a 7,7 miliardi). 

«Il miglioramento di quest'anno – continua Jansen - dipenderà in larga misura dalla nostra capacità di raggiungere un livello dei noli più sostenibile. A lungo termine, la mancanza di nuovi ordini e l'aumento delle demolizioni equilibrerà il rapporto domanda-capacità. I contratti a lungo termine non ci hanno permesso di cogliere il recente sviluppo positivo dei noli, di contro il prezzo del bunker è salito molto». Jansen confida in una ripresa trainata da THE Alliance e dalla fusione con Uasc, la quale porterà, secondo i calcoli dell'armatore, risparmi annui nell'ordine dei 435 milioni di dollari.