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02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
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Armatori

Grimaldi, l'Euromed convention di scena a Creta

Resoconto della manifestazione annuale organizzata dall'armatore napoletano dedicata alle autostrade del mare


Con la XVIII edizione tenuta la scorsa settimana a Creta, Euromed, convention annuale organizzata dal gruppo Grimaldi, diventa maggiorenne. E per festeggiare la maggiore età è stata scelta una location prestigiosa quanto esclusiva che ha suscitato l'ammirazione dei 450 tra ospiti, agenti, caricatori, relatori e giornalisti presenti.
L'evento di quest'anno, partito con l'arrivo dei primi ospiti nella giornata del 2 ottobre e terminata con la partenza degli ultimi domenica 5 ottobre, è stato incentrato su una conferenza mattutina, tenuta venerdì 3, suddivisa in due sessioni nelle quali si è discusso degli argomenti più attuali ed urgenti dello shipping e dei trasporti.  Riorganizzazione della navigazione greca di cabotaggio: sfide attuali e future opportunità e il trasporto europeo a corto raggio e nuove regole ambientali: quali rimedi? Sono stati i temi dibattuti da personalità dello shipping e dei porti.
Nel pomeriggio, come di consueto, il confronto con gli agenti nazionali ed internazionali del gruppo Grimaldi. Gli incontri con gli operatori e caricatori. «Euromed -ci dice Emanuele Grimaldi, che assieme al fratello Gianluca ed al cognato Diego Pacella ha fatto gli onori di casa- cresce ogni anno di più e noi siamo molto contenti e soddisfatti che i nostri clienti ci possano rappresentare le loro aspettative. Oggi la flotta del gruppo è ai suoi massimi storici con 103 unità tra proprietà e gestione. Una flotta giovane con età media sugli undici anni che costantemente viene aggiornata investendo in prodotti che possano contribuire a risanare l'ambiente».
E proprio l'ambiente e le norme che limitano l'uso dello zolfo nei combustibili marini è stato uno dei temi dibattuti nell'ambito della convention Euromed. Nella consueta conferenza stampa, che vede la partecipazione di non meno di cinquanta giornalisti accreditati, lo stesso Grimaldi ha confermato l'investimento di 100 milioni per rendere più ecocompatibili i propulsori di diverse navi della flotta.
Non potevano mancare, in quanto anche presidente della Confitarma, domande sull'attuale situazione della riforma dei porti. Come presidente degli armatori nazionali, Grimaldi è stato chiaro: «Penso che la riforma dei porti -ha sostenuto- debba vedere attorno ad un tavolo il ministro dei Trasporti, gli armatori in quanto pagatori dei servizi, ed Assoporti in rappresentanza degli scali nazionali. Tutto il resto è solo confusione». I porti andrebbero ripensati? Alla domanda viene risposto che la spending rewiew rischia di non produrre alcun risparmio se si pensa solo alla riduzione delle autorità portuali. «Queste -afferma- andrebbero divise in due grandi livelli: quello dei grandi porti individuati come core dalle reti Ten-T e quelli regionali dotati di strutture più snelle di quelle attuali. Un traffico, sia pur di un certo rilievo, non può determinare la nascita di un nuovo terminal. Bisogna accordarsi e per questo occorre una riforma seria. Anche sui porti di transhipment dobbiamo avere un ripensamento. In Italia tre sono troppi, ne bastano cinque al massimo sei in tutto il Mediterraneo e pertanto in Italia uno è più che sufficiente».
La XVIII edizione di Euromed, sottotitolato "from land to sea", nel chiudere i battenti ha dato appuntamento al prossimo anno in una località ancora da decidere, forse nazionale.