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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Gioia Tauro, Automar si dota di un'asta ferroviaria

Col trasbordo su treno delle autovetture di Stellantis, si completa l'ultimo miglio della piena intermodalità. Prossimo passo, l'elettrificazione di RFI del raccordo di San Ferdinando

Il terminal Automar del porto di Gioia Tauro

L'ultimo miglio della piena intermodalità del porto di Gioia Tauro è compiuto. Anche il terminalista Automar, che gestisce il trasbordo delle autovetture nello scalo calabrese, si è dotato di una propria asta ferroviaria, per permettere ai treni di giungere direttamente nell'area interna alla propria concessione. Oggi alle nove del mattino l'ingresso del primo convoglio ferroviario, carico di furgoni, che inaugura la piena infrastrutturazione del porto collegandola al mercato interno. Un'opera indispensabile per Automar che da oggi riceverà via treno le vetture realizzate dal marchio Stellantis, che attraverso Gioia Tauro raggiungono il mercato internazionale. 

Nonostante la crisi del settore, che vede Autormar, partecipata al 40 per cento da Grimaldi, lavorare in regime di cassa integrazione al 25 per cento, «non è venuta meno la sua ferma volontà di continuare ad investire nello scalo calabrese», si legge in una nota dell'autorità portuale. «È stato un lavoro di squadra, portato avanti anche da RFI e dall'azienda Ventura, che hanno chiuso il cantiere in tempi record». Parallelamente, con un'infrastruttura ferroviaria a disposizione, Automar ha potuto liberare l'area datale in uso da MedCenter Terminal Container, che ora ritorna a disposizione del terminalista del gruppo Msc.
 
La nota dell'autorità portuale conclude: «per chiudere il cerchio della fattiva collaborazione tra pubblico e privato, e al fine di garantire un'ulteriore efficienza delle operazioni ferroviarie dello scalo portuale, il presidente dell'Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, lancia l'invito a RFI affinché possa completare celermente i lavori di elettrificazione e manutenzione del raccordo ferroviario di San Ferdinando, che collega lo scalo alla rete nazionale di Rosarno».