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16 maggio 2024, Aggiornato alle 16,23
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Infrastrutture

Fincantieri Sestri Ponente, scatta la cassa integrazione

390 lavoratori a rotazione dal 4 aprile al 31 dicembre. I sindacati accettano ma solo a patto di un "ribaltamento a mare". Intanto a Castellammare di Stabia gli operai continuano a protestare. Vertice tra Regione Campania e Fincantieri


Le organizzazioni sindacali sono pronte ad accettare il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per il cantiere navale di Sestri Ponente (Genova) del gruppo Fincantieri a ma solo a patto che il gruppo cantieristico si impegni alla realizzazione del cosiddetto ribaltamento a mare. L'accordo tecnico Rsu-azienda prevede fino a un massimo di 390 unità in cassa integrazione a rotazione dal 4 aprile al 31 dicembre.
Nei giorni scorsi presso il cantiere di Sestri Ponente si è svolto un incontro tra i rappresentanti del gruppo Fincantieri, tra cui il responsabile risorse umane Dario Colombo, e le segreterie genovesi di Fim Fiom Uilm. Nel corso della riunione, incentrata sulla disponibilità dei sindacati a firmare l'accordo per la cassa integrazione straordinaria per il sito genovese, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto che il sacrificio della cassa integrazione sia finalizzato alla firma dell'accordo di programma con il quale il gruppo si impegna ufficialmente con i dipendenti e il territorio ad adoperarsi per la realizzazione del ribaltamento a mare, ossia per quella serie di investimenti che possono continuare a garantire un futuro cantieristico al ponente genovese. Antonio Apa, segretario regionale Uilm, ha sottolineato l'interesse del sindacato «a discutere soluzioni industriali» nell'area del ribaltamento. Intanto è stato raggiunto l'accordo azienda-sindacati per 13 settimane di cassa per 50 lavoratori della San Giorgio del Porto «dovuto a uno scarico di lavoro che certamente oggi l'azienda non avrebbe patito, se non avessimo perso 10 anni a discutere della sesta vasca» dice Alessandro Vella, della segreteria Fim di Genova.
Castellammare di Stabia. È ancora difficile la situazione per lo stabilimento campano di Castellammare. Nei giorni scorsi, dopo il blocco della statale sorrentina da parte degli operai della Fincantieri, è giunta la notizia dell'incontro tra il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, e l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. Al vertice hanno preso parte anche l'assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Vetrella, rappresentanti del ministero del Lavoro e il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. Con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali, si sono valutate alcune soluzioni da adottare mentre sono stati calendarizzati altri incontri, con il coinvolgimento dei sindacati, per condividere le proposte.