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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 16,22
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Economia del mare, Mattioli: "Il modello è il segretariato francese"

Al convegno "Progetto mare" di Confindustria, il presidente di Confitarma ribadisce un concetto caro al cluster marittimo-portuale: la centralizzazione della governance

Mario Mattioli, presidente di Confitarma e della Federazione del Mare

Per la tutela del mare e lo sviluppo del trasporto marittimo bisognerebbe ispirarsi al modello francese, secondo il presidente di Confitarma e della Federazione del Mare, Mario Mattioli, «sulla base dell'esperienza pluriennale di un segretariato del mare», ha detto durante il convegno "Progetto mare", organizzato da Confitarma a Roma.

La Francia, ha detto Mattioli, «ha creato un organismo che mette a sistema le diverse competenze marittime, riconoscendo il ruolo fondamentale della blue economy, sulla base di tre fattori: supporto e idea innovatva della politica, forte amministrazione e un ampio coinvolgimento degli stakeholder che devono essere promotori e stimolatori affinchè questo sistema possa funzionare».

Il concetto - che è quello che da anni ribadiscono gli armatori italiani e in linea generale anche il cluster marittimo-portuale - è quello di porre la gestione dell'economia del mare sotto un'unica direzione, creando un ambiente unico con una forte direzione generale che dipende da tutti i ministeri competenti per le varie materie legate al mare. «Una single window – continua Mattioli - in cui trasporti marittimi, cantieri, porti, pesca,
tra gli altri, avranno un'unica interfaccia, sulla quale sarà fondamentale l'input degli stakeholder.

Infine, in merito alla prossima estensione dei benefici del registro internazionale alle altre bandiere europee, Mattioli ha evidenziato l'esigenza di allineare i costi della nostra bandiera a quelli delle altre bandiere comunitarie che hanno costi inferiori, per evitare la perdita di competitività del nostro sistema, «spesso legata alle procedure imposte dalla nostra amministrazione».

Tag: economia