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29 aprile 2024, Aggiornato alle 15,54
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Infrastrutture

Darsena Europa Livorno, affidato il riempimento della prima vasca di colmata

La struttura commissariale aggiudica a Fincantieri, Sales e Fincosit il cantiere da 24 milioni per creare 260 mila metri quadri di banchina entro un anno

L'area dove verrà realizzata la vasca di colmata (googlemaps)

La struttura commissariale per la costruzione della Darsena Europa del porto di Livorno, guidata da Luciano Guerrieri e dalla vice commissaria Roberta Macii, ha aggiudicato i lavori di consolidamento della prima vasca di colmata, quella lato sud, più vicina alla darsena Petroli. Si tratta di un importante passo verso la realizzazione della Darsena Europa, un grande terminal container in costruzione da tanti anni, perché la vasca di colmata, riempendo di cemento uno specchio acqueo di banchina, permette aggiungere superficie calpestabile ed edificabile.

Dopo aver completato i test di prova per valutare la reazione del sottosuolo e verificare lo stato del compattamento, l'autorità di sistema portuale è passata oggi alla fase realizzativa incaricando dell'intervento il pool di imprese che a maggio del 2022 si è aggiudicato i lavori di realizzazione delle dighe foranee e dei dragaggi della maxi opera: il raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Sidra, braccio operativo italiano del colosso belga Deme, e composto dalla controllata Infrastructure di Fincantieri, Sales e Fincosit.

Il costo complessivo dell'intervento è di oltre 24 milioni di euro, compresi gli oneri per la sicurezza e gli eventuali imprevisti e costi accessori. L'appalto verrà suddiviso sostanzialmente in due parti: nella prima verranno subito cantierati i lavori per il livellamento di 260 mila metri quadri di terreno. Si prevede che le attività si esauriscano in "400 giorni naturali e consecutivi" (un anno e un mese circa) dal momento della consegna del cantiere.

In questi giorni il team commissariale sta procedendo a ultimare la corposa relazione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da consegnare al ministero dell'Ambiente. Non un lavoro secondario, dal momento che in quel documento sono contenute tutte le risposte alle 293 richieste di chiarimenti e integrazioni da parte delle istituzioni e di associazioni varie, dal Parco San Rossore ad Arpat e Regione.

«A breve, già all'inizio della prossima settimana, dovremmo essere in grado di consegnare la relazione alla Commissione di VIA. Speriamo di poter avere il pronunciamento finale entro fine Estate. Dopodiché in tempi rapidi potremo andare alla consegna dei lavori al mare», afferma Luciano Guerrieri, oltre che commissario della Darsena anche presidente dell'autorità di sistema portuale che fa capo a Livorno.

L'identikit dell'appalto è stato definito nella relazione tecnica dal responsabile del procedimento, Enrico Pribaz: si tratta nella sostanza di realizzare sopra la vasca di contenimento un piano carrabile a quota uniforme attraverso la movimentazione e la compattazione sia dei materiali presenti che degli inerti provenienti da cave di prestito o da impianti di recupero (le attività prevedono  un apporto di nuovo materiale da cava e materiale riciclato da impianto di recupero al fine di creare un piano uniforme).

L'area ha una superficie indicativa di circa 339 mila metri quadri ed è posta ad una quota media di circa 4 metri con dislivelli compresi tra i 2,2 e gli 8 metri rispetto al livello del mare. Il pool di imprese dovrà quindi occuparsi di livellare i mammelloni di materiale presenti, drenando al contempo il terreno dalle acque esistenti.

I lavori non presentano particolari criticità dal punto di vista ambientale: le attività di sversamento in vasca sono iniziate nel 2001 con il dragaggio della Darsena Pisa e terminate nel 2014 con la prima parte del dragaggio del Molo Italia lato Nord, e sono state tutte precedute da apposite caratterizzazioni che hanno confermato valori di concentrazione degli inquinanti inferiori a quelli massimi previsti dalla legge di settore (Colonna B della tabella 1 del D.lgs. 152/2006).

Nel frattempo dovrebbe rientrare nella disponibilità del raggruppamento di imprese anche quella porzione di terrapieno oggi non cantierabile perché già utilizzata per lo svolgimento di altre attività: per questo lavoro aggiuntivo e opzionale si prevede un costo complessivo di quasi 5 milioni di euro e 90 giorni naturali e consecutivi di lavori.

«La vice commissaria Macii, il dirigente tecnico Pribaz e tutto lo staff hanno fatto un ottimo lavoro. Con la consegna di questo appalto facciamo un altro sensibile passo in avanti verso la realizzazione del secondo investimento portuale più importante in Italia dopo quello della Diga di Genova. Da oggi la Darsena Europa è più vicina», conclude Guerrieri.