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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Autotrasporto italiano quinto in Europa per volumi: lo studio Upply

La società francese di ricerca ha evidenziato però anche carenze infrastrutturali che limitano la competitività


L'autotrasporto italiano è in crescita nonostante le carenze infrastrutturali. Lo afferma uno studio sul trasporto su gomma nel nostro paese effettuato dalla società francese di ricerca di mercato Upply.

Nel 2022 il mercato italiano del trasporto merci su strada ha superato la soglia del miliardo di tonnellate, cosa che non si verificava dal 2013, grazie ad una crescita del 6,1% rispetto all'anno precedente. Nello stesso periodo, il mercato europeo complessivo è diminuito da 0,5 a 13,6 miliardi di tonnellate. Il mercato italiano è ora al quinto posto in Europa con 1.047 milioni di tonnellate (Mt), dietro Germania (3.061 Mt), Francia (1.631 Mt), Polonia (1.600 Mt) e Spagna (1.588 Mt).

Il mercato interno rappresenta il 97% dei tonnellaggi. Inoltre, il trasporto merci su strada rappresenta circa l'85% del totale dei flussi di trasporto interno in Italia. La restante parte avviene principalmente su rotaia, in quanto la geografia italiana non si presta bene al trasporto fluviale. Un dato notevole per quanto riguarda i trasporti transfrontalieri evidenziato da uno studio della Direzione generale del Tesoro francese: "La quota del trasporto ferroviario sulla rotta commerciale franco-italiana è piccola (9%) rispetto a quella italo-svizzera (66 %) e rotte commerciali italo-austriache (30%)".

Secondo una stima di Mordor Intelligence, la dimensione del mercato del trasporto merci su strada in Italia è stimata a 38,40 miliardi di dollari nel 2024, e si prevede che salirà a 47,38 miliardi di dollari nel 2030. Per migliorare la propria competitività e sostenibilità, il settore dovrà però affrontare una serie di sfide importanti, a partire da quella delle infrastrutture, che in Italia versa in uno stato particolarmente critico.

La maggior parte delle strade sono state costruite tra gli anni Sessanta e Ottanta. L'invecchiamento delle infrastrutture, fonte di congestione, rappresenta un rischio per la competitività del trasporto merci su strada italiano, oltre ai problemi che pone alla sicurezza. Su quest'ultimo punto, il crollo del ponte di Genova nel 2018, la cui gestione era affidata al gruppo Atlantia, è servito da campanello d'allarme.