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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Antitrust multa Moby e Cin per 29 milioni

Dalle compagnie di Onorato Armatori ritorsioni economiche verso le imprese che sceglievano i concorrenti, vantaggi su quelle 'leali'


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha multato per 29 milioni di euro Moby e Compagnia Italiana di Navigazione (Cin), società del gruppo Onorato, per abuso di posizione dominante su tre linee marittime tra Sardegna e Italia continentale (Nord Sardegna-Nord Italia, Nord Sardegna-Centro Italia, Sud Sardegna-Centro Italia). Secondo l'Agcm, le due compagnie hanno violato l'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.
Ritorsioni e concessioni
Moby e Cin, secondo l'Agcm, hanno agito in due modi: da un lato con ritorsioni economiche verso le imprese di logistica che hanno utilizzato i servizi dei concorrenti, dall'altro concedendo a quelle «leali» vantaggi competitivi di varia natura, «affinché queste potessero sottrarre commesse alle imprese divenute clienti degli armatori concorrenti». L'istruttoria è stata avviata da diverse segnalazioni provenienti da due società di logistica - Trans Isole e Nuova Logistica Lucianu - e una compagnia di trasporto marittimo - Grimaldi Euromed -, alle quali si è successivamente unito l'interveniente Grendi Trasporti Marittimi. L'Agcm ha infine accertato «che Moby e CIN hanno posto in essere una composita e aggressiva condotta anticoncorrenziale volta a ostacolare la crescita dei propri concorrenti». La «strategia multiforme» messa in atto dalle imprese del gruppo Onorato «ha ristretto gravemente la concorrenza, ostacolando l'ingresso di nuovi concorrenti nelle tre direttrici di trasporto marittimo di merci da e per la Sardegna», causando «un pregiudizio ai consumatori dei beni oggetto di trasporto».
 
Il commento di Vincenzo Onorato
In un comunicato, l'armatore Vincenzo Onorato risponde: «Niente di nuovo sotto il sole, un atteso tentativo, fra i tanti, di vendetta del Sistema Italia-lobby contro l'occupazione del personale italiano. Singolare che l'Autorità Garante non si sia mai voluta interessare del monopolio sulla Sicilia nel settore dei trasporti via mare. D'altronde la storia di Petruzzella, presidente dell'Autorità Garante, parla da sé. Ben venga un nuovo Governo che faccia pulizia dell'ancién regime delle lobby».
Tag: antitrust