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13 maggio 2025, Aggiornato alle 16,46
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Infrastrutture

Un anno di traffici nei porti spagnoli

Movimento container in leggera flessione (-1,3%). Puertos del Estado annuncia concessioni più lunghe e tasse più basse


L'anno scorso i porti spagnoli hanno movimentato 13.892.231 teu, in calo dell'1,3% sul 2012. Lo rende noto José Llorca (nella foto a sinistra), presidente di Puerto del Estado, organismo del ministero dei Trasporti di Spagna.
Nel complesso, le tonnellate movimentate sono state 445,4 milioni, in flessione del 3,4% (460,9 milioni nel 2012). Le merci varie sono state 213,3 milioni di tonnellate (-2,6%), di cui 153,9 milioni containerizzate (-4,6%) e 59,4 milioni convenzionali (+2,8%). Le rinfuse liquide sono state 151,8 milioni di tonnellate (-1%), quelle secche 80,2 milioni (-9,3%).
I crocieristi invece crescono a 7,7 milioni di unità (+1,3%), mentre i passeggeri totali sono stati 28,7 milioni, in crescita di ben il 7,1%).
 
 
Llorca ha calcolato che l'attività dei porti iberici ha portato nelle casse dello Stato 269 milioni di euro, il 22% in più del 2012. Il fatturato complessivo delle aziende che lavorano in porto è stato di 1,028 miliardi, un calo del 3,4% dovuto ad una flessione delle merci in transito dell'8,3%. I porti che hanno fatturato di più (anche se ciò non equivale al traffico) sono stati Barcellona (158,9 milioni), Valencia (119), Algeciras (82) e Palma de Mallorca (68,5). 
Per aumentare la competitività dei porti, Llorca ha deciso di prorogare il periodo di concessione dei terminal da 35 a 50 anni in cambio di una diminuzione delle tasse del 5% per quest'anno.
I porti che nel 2013 hanno movimentato più merci in termini di tonnellaggio sono stati:

1. Algeciras
2. Valencia
3. Barcellona
4. Bilbao