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15 luglio 2025, Aggiornato alle 15,43
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Politiche marittime

Le idee Imo per l'Energy Efficiency Design Index

L'ultimo rapporto dell'Organizzazione Marittima Internazionale mostra in dettaglio le future regole per i costruttori. 150 milioni di tonnellate di CO2 in meno ogni anno fino a 330 milioni entro il 2030


Un taglio da 150 milioni di tonnellate di CO2 all'anno fino al 2030 e a partire dal 2013. L'ultimo rapporto dell'Organizzazione Marittima Internazionale-Imo presenta l'ultimo aggiornamento, sulla base delle richieste Onu, per ridurre drasticamente le emissioni dell'industria dello shipping. L'attuazione delle nuove misure porterà ad una media di riduzione di 151,5 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno entro il 2020, fino ad un massimo di 330 milioni per il 2030
Lo strumento principale che viene utilizzato è l'Energy Efficiency Design Index, un parametro di costruzione e carburazione delle navi approvato a luglio di quest'anno e pronto a entrare in vigore nel 2013. Prevede parametri tecnici e operativi per ridurre le emissioni di gas serra dalle navi a livello internazionale. Non si tratta di vincoli alle costruzioni, i cantieri potranno in pratica costruire le navi come vorranno a patto però che il risultato finale sia quello di una nave con determinati limiti alle emissioni. Ogni "pacchetto" salva-consumi potrà essere diverso quindi a seconda del tipo di imbarcazione. Le nuove regole si applicheranno a tutte le navi con una stazza uguale o superiore alle 400 tonnellate e sarà la prima volta che queste saranno soggette a misure vincolanti internazionali.
L'Imo ha anche annunciato che condurrà un ulteriore lavoro di analisi del mercato l'anno prossimo, per definire un prezzo delle emissioni di gas serra, prevedendo un incentivo economico per l'industria marittima che investirà in nuove tecnologie e navi più efficienti.