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19 luglio 2025, Aggiornato alle 14,44
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Barcellona ridurrà il numero dei suoi terminal crociere

Autorità portuale e comune stringono un accordo per mitigare l'impatto sulla città di questo tipo di turismo, riducendo il numero delle stazioni dalle attuali sei a cinque

Il terminal B del porto di Barcellona (portdebarcelona.cat)

L'autorità portuale di Barcellona ha accolto nei giorni scorsi la richiesta del consiglio comunale della città di mitigare l'impatto del traffico navale e passeggeri delle navi da crociera stringendo un accordo bilaterale che prevede la riduzione del numero di terminal crociere nel porto, che passeranno entro il 2030 dagli attuali sei (più uno in progetto) a cinque.

L'accordo è stato presentato in consiglio comunale dal presidente del porto di Barcellona, José Alberto Carbonell, e dal sindaco di Barcellona, Jaume Collboni. Ricalca uno simile stretto precedentemente tra il Partit dels Socialistes de Catalunya e i "Comuns", due costole del partito di Podemos, En Comú Podem e Catalunya en Comú.

L'accordo stralcia il piano del 2018 firmato dall'ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, quello che prevede l'aggiunta di due terminal crociere nel porto catalano, passando appunto da cinque a sette. Uno di questi due è stato inaugurato quest'anno ed è frutto degli investimenti del gruppo Msc. Un altro è in progetto e dovrebbe essere realizzato nel 2027. Il nuovo piano non prevede alcuno smantellamento né una rifunzionalizzazione, per entrambi. Saranno invece altri due terminal, lo A e lo B, più vecchi, a venire dismessi entro il 2028, riqualificando l'area con circa 50 milioni di euro di investimenti utili a ristrutturare i 610 metri lineari di banchina, elettrificandola per predisporla all'alimentazione elettrica delle navi da terra. Un terzo terminal, lo C, verrà demolito nel 2026 per essere ricostruito più grande entro il 2028. Rappresenterà l'unico terminal crociere pubblico, con una capacità prevista di accoglienza giornaliera di 7 mila tra turisti e crocieristi.

Quanto si ridurrà l'impatto in città del traffico dei crocieristi con la dismissione di due terminal crociere (in realtà uno, visto che l'altro non è ancora stato costruito)? È difficile prevederlo. L'amministrazione comunale e quella portuale, come hanno sottolineato nei giorni scorsi, possono intervenire sull'offerta, riducendo appunto i terminal, ma non possono intervenire sulla domanda di navi da crociera, che potrebbe crescere. Secondo i calcoli fatti da El Diario, se il numero di navi non aumenterà, con il taglio di due terminal il traffico passeggeri crocieristico resterà sostanzialmente invariato nei prossimi anni: attualmente è di circa 30 mila passeggeri al giorno e nei prossimi due, tre anni dovrebbe salire di circa un migliaio di unità (volumi movimentati durante il picco stagionale estivo). Con la piena entrata in funzione del terminal Msc recentemente costruito e se entrasse in funzione anche l'altro, quello previsto nel 2027, il traffico salirebbe a circa 37 mila persone. In altre parole, con due terminal in meno il porto di Barcellona blocca una crescita prevista del 16 per cento del traffico crocieristico passeggeri nel giro dei prossimi anni.

Il porto di Barcellona è uno dei più importanti porti crocieristici del mondo. Nel 2024 ha movimentato 3,6 milioni di passeggeri provenienti dalle navi da crociera e nei primi cinque mesi di quest'anno il traffico è cresciuto del 20 per cento rispetto ai primi cinque mesi del 2024.

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Tag: crociere